PAOLO BONGIANINO E LA FOTOGRAFIA FRONTOVERSISTA
Paolo Bongianino, un autore che ha sposato il “frontoversismo” in fotografia.
Compito non semplice, per il pericolo di cadere succubi dell’ovvio.
Paolo ha saputo elevare il connubbio di due immagini stampate su fronte e retro, al rango di racconto concettuale, frantumando così il muro del banale.
Le sue opere raccontano della contrapposizione tra mondi bucolici, ovattati e proiettati in un’atmosfera onirica di altri tempi, che accarezzano il cuore e la memoria richiamando languide emozioni e malinconie, e realtà quotidiane di metropoli grigie, angoscianti e violente. Alte volte le sue fotografie contrappongono finestre o portoni nei quali la fantasia spazia libera come in una libera associazione d’idee, propria dei surrealisti.
Comunque sia, ogni opera è il frutto di un’attenta costruzione concettuale, dove nulla è lasciato al caso, anche quando il sentimento, nella sua accezione più pura, sembra prevalere in modo apparentemente acritico.
La caparbia costanza di Paolo, ci regala così delle opere uniche, che non si lasciano interpretare adottando dei parametri semplificati, come potrebbe sembrare a una prima occhiata o all’indulgenza di un pubblico superficiale.
Le sue opere, se inquadrate in una corretta esegesi, ricolmano tanto la mente come il cuore di decodificazioni ed emozioni inebrianti, che devono essere ricercate mettendo mano a parametri culturali e di sensibilità non comuni.
Il 15 settembre Paolo inaugura una sua mostra personale dal titolo:
Arbor, arboris. Omaggio all’Albero della Vita